Il ciclista posa i piedi sulle ali
le ruote appena un filo
in equilibrio tra l’asfalto.
Seduto capo chino sul telaio
regge il bandolo smarrito della strada
riavvolgendo la fatica sui pedali.
Lineare gli è scivolata al fianco
la vita dell’uomo senza tempo
quando in bici l’istante s’aggroviglia.
Silenzio coglierai dalle sue mani
tutto mette sulle gambe e poi rimane
nella lunga galleria del vento
in ascolto
______/ frrr frrr frrr frrr frrr /
di se stesso.
Mu
Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.
La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.
Così si scrive il vuoto su carta.
mercoledì 18 giugno 2008
Il ciclista I
Postato da Alfio alle 01:24:00
Cartelle: ...e immagini, per chi rimangono accese le luci, versi sparsi
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1 commento:
Perfettamente inserita in fondo alla poesia, «Bicycle wheel» di Marcel Duchamp (terza versione del 1951 dopo la perdita dell'originale del 1913, conservata al MOMA di New York).
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