Rana nella gebbia:
larghi cerchi in cornice
tra gli argini.
Mu
Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.
La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.
Così si scrive il vuoto su carta.
mercoledì 11 giugno 2008
Primavera [IV]
Postato da Alfio alle 14:44:00
Cartelle: apocrifia zen, haiku barbari, primavera
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