Mu


Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.

La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.

Così si scrive il vuoto su carta.

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venerdì 17 dicembre 2010

Lacrime bianche


Lacrime bianche
sulla notte rosa
gli archi dell’iride
dietro il tramonto delle palpebre
ultima aurora blu e buio
chinino sulla pupilla.

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mercoledì 10 novembre 2010

La linea ingenua della tua spalla adolescente


La linea ingenua della tua spalla adolescente
scollinava senza indugi per le mani
giunte sui ginocchi come giunchi.

Il ritaglio triangolare della scapola bianca
testimoniava la superficialità
di questo veleggiare.

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venerdì 22 ottobre 2010

Autunno [V]





Colline in autunno,
a valle un filare
di sempreverdi.




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mercoledì 6 ottobre 2010

In Giappone


Ma come sarà poi in Giappone?
Coricato sul fianco sinistro
cuore milza colon con
l'orologio, sonno
dell’emisfero occidentale,
le virgole della pioggia cadono
in senso antiorario.

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sabato 18 settembre 2010

Quando il sole è giunto sotto il ponte




Quando il sole è giunto sotto al ponte
un vento di biglie si tuffa
tra vetri soffiati e pendagli
bambù di bazar.

Subito non c’è più nessuno da questa
parte della riva,
fermato appena il tempo di capire
in che verso scorre il fiume.

E il signore con la bicicletta sulle spalle
ha finito di scendere le scale
regola indietro le lancette sui pedali
scavalca la canna sale in sella
e riparte sulla sera di aprile.

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sabato 4 settembre 2010

Il problema




Da tempo il problema non è più
un problema. Il problema ora è
la soluzione. O la soluzione
del problema creato dalla soluzione
del problema precedente a questo.

Se la soluzione al problema
della soluzione è il prossimo
problema, allora il problema
della soluzione precedente non era
un problema. Come potrebbe dunque
essere ancora un problema?

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mercoledì 4 agosto 2010

Estate [VIII]


Pomeriggio d’agosto.
La statua dell’eroe
è lucida di sudore.

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mercoledì 21 luglio 2010

Borderline case

liberamente adattato da Neon Genesis Evangelion (Ep. 14)



Montagne. Montagne imponenti.
Qualcosa che cambia in un lungo tempo.

Cielo. Cielo blu.
Qualcosa di visibile.
Qualcosa di invisibile.

Il sole.
Qualcosa di unico.

Acqua.
Qualcosa di confortevole.
Mia madre?

Fiori. Ce ne sono molti uguali.
Ce ne sono molti di cui non c’è bisogno.

Il cielo. Rosso.
Il cielo rosso.
Il colore rosso.
Non mi piace il colore rosso.

Acqua che scorre.
Sangue.
L’odore del sangue.

Una donna che non sanguina.
Un essere umano creato dalla terra rossa.
Un essere umano creato da un uomo e una donna.

Città. Una cosa creata dall’uomo.
Libro. Una cosa scritta dall'uomo

Cos'è l’uomo?
Una cosa creata da Dio?
Una cosa creata dall'uomo?

Le cose che io possiedo sono:
una vita, un’anima, la cosa che racchiude l’anima.

Questo sono io.
Ma chi sono io?
Cosa sono io?
Cosa sono io?

Io sono io.
Questo corpo sono io. È
la forma di me, il me visibile.

Eppure non lo sento come me.
Perché?

Mi sembra che io stia per disciogliermi.
Non riesco a distinguere me stesso. La mia
figura svanisce.

Sento qualcuno.
C’è qualcuno al di fuori di qui?

Questo è Ikari, lo conosco.
Questo è il professore Orlando, e questo il sarto
di fronte casa mia, e il gatto del mio vicino.
E poi ci sono i miei amici,
con alcuni non mi trovo bene.

Chi sei tu?
Chi sei tu?
Chi sei tu?



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lunedì 5 luglio 2010

Scarabei sulla tua fica




Scarabei sulla tua fica
agitano gracili zampette
prive di risposta nell’aria
zuppa d’estate.

Egon Schiele, Ragazza coi capelli neri (1911)

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sabato 12 giugno 2010

Primavera [IX]


Vetri appena lavati.
Vi passano attraverso
la vista e il vento.

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sabato 29 maggio 2010

Haiku per un bambino appena nato [XII]


Prima sgridata:
chi dei due
è il più spaventato?

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martedì 18 maggio 2010

Cose 18. (di Edoardo Sanguineti, in memoriam)


la poesia, in un certo senso, è una macchina organica: (voglio
_________________________________________[dire, cioè,
assai rigorosamente fisiologica):
___________________________(che esige una manutenzione
________________________________________[sorvegliata,
cautelosamente controllata): (è come fare i tagliandi, per l'auto:
_________________________________________[anche se,
come no? c'è la faccenda dei nove anni critici, per la revisione: io
______________________________________[mi accontento,
personalmente parlando, dei nove mesi da gestante classica):
____________________________________[(la lubrificazione
della versificazione è decisiva, comunque: da motore, da derma,
__________________________________[anche da condom):
________________________________________________ma
vedi, idolo mio, mio carburante d'oro, mio tesoro: il mio olio
______________________________________[poetico sei tu:

(da: Cose [1999], in Mikrokosmos, Feltrinelli 2004)

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sabato 15 maggio 2010

Gatha apocrifa [2]


Davanti a me tutte le strade
non sono aperte né chiuse.
Dentro i miei occhi la luce
non giunge da nessun luogo.
Dalla mia nuca il mondo dista
duemila chilometri.

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venerdì 30 aprile 2010

Primavera [VIII]




Occhi di Buddha:
si dischiudono ali
di coccinella.

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mercoledì 14 aprile 2010

La Baia di Iky (di Takuan Soho)


Sulla Baia di Iky
i rami diventano rigogliosi
alcune pere maturano, altre no.
Tutto ciò accade anche nel sonno
non è forse questa fedeltà?




(testo tratto da: Lo Zen e l'arte della spada, Mondadori 2001)

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martedì 30 marzo 2010

Baciarti sui denti

 


Baciarti sui denti
mentre ridi
sorpresa d’osso
di albicocca.

Le foglie seghettate
sui rami le tue tette
scrollate dalle risa.

Nudi ossicini
rosi dalle rughe
rosa della lingua,
imbucarteli uno dopo l’altro
su per la noce
pesca del culo
come tu ora vieni a piantarli
nel pugno della mia mano.


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martedì 16 marzo 2010

Fuori stagione [IX]


La porta di casa mia
dà sulla strada
di tutto il mondo.

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domenica 28 febbraio 2010

Molte delle mie fantasie

molto liberamente tradotto da Bill Callahan



Molte delle mie fantasie sono futili
incontrare qualcuno
qualcuno che conosco appena
salutarlo con la mano o
col mento o
con le sopracciglia e
vedere che risponde.

Molte delle mie fantasie sono semplici
essere utile
essere di una qualche immediata
innegabile utilità
come un fusibile o
una candela o
un ferro di cavallo o
un apribottiglia.

Molte delle mie fantasie sono sciocche
andare a trovare qualcuno
su un cavallo
trovarlo in casa occupato
in qualche faccenda che
è contento di mostrarmi e
salutarlo
sul fare del giorno
del giorno che viene,
giorno che vieni:
vieni.


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martedì 9 febbraio 2010

Restava di passaggio la notte


Restava di passaggio la notte
nessuno sentiva come voci
il proprio nome sul vetro un bussare
ripido di noci.

La finestra riteneva sulle mura
il buio dilatarsi delle tende,
io studiavo la lunga
sfilacciatura della gente:

_________________Ciascuno
In Testa
______________________Alla
_______________Propria
_________________________________Distanza.

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venerdì 22 gennaio 2010

Inverno [VIII]


Oltre la spiaggia
il rumore delle onde
dove si infrange?

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mercoledì 6 gennaio 2010

f minuscola


f minuscola rallenta
la corrente tra due barche che l
minuscola raffretta.


Man Ray, Le violon d'Ingres (1924)

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