Per bere del tè
posate sui calcagni incrociati
le mani raccolte come ali
di gabbiano che non vola.
Due narici di bambù soffiano
sulla tazza il cerchio regolare
di un cucchiaino tintinnante.
Mu
Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.
La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.
Così si scrive il vuoto su carta.
lunedì 9 marzo 2009
Per bere del tè
Postato da Alfio alle 18:47:00
Cartelle: ...e immagini, altra poesia zen, apocrifia zen
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1 commento:
"Maru", il cerchio vuoto dell’illuminazione.
L’iscrizione dice: «Con questo prendi una tazza di tè».
(Immagine tratta da B. Marillier, Samurai. I guerrieri dell’assoluto, Ed. L’età dell’acquario, Torino 2005, p. 46)
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