Dall'altro lato del ponte
le foglie scivolate di sotto
- asciutte sull'acqua -
sono riapparse senza altro rumore di legno.
Mu
Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.
La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.
Così si scrive il vuoto su carta.
domenica 30 marzo 2008
Dall'altro lato del ponte
Postato da Alfio alle 21:23:00
Cartelle: altra poesia zen, apocrifia zen
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