Ombra d’ape
dietro il petalo bianco.
Lo stelo dondola.
Mu
Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.
La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.
Così si scrive il vuoto su carta.
mercoledì 21 maggio 2008
Primavera [III]
Postato da Alfio alle 23:45:00
Cartelle: apocrifia zen, haiku barbari, primavera
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento