Mu


Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.

La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.

Così si scrive il vuoto su carta.

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venerdì 15 agosto 2008

Koan apocrifi: Caso VI


Quando il nuovo allievo Hsing-hua giunse al monastero di Lin-chi e fu ricevuto dal maestro, a questi domandò subito: – Maestro, qual è la differenza fra illuminato e non illuminato?
– Chi?
– Illuminato e non illuminato.
– E tu chi sei?
– Il mio nome è Hsing-hua.
– Il mio Lin-chi.
Hsing-hua esitava, quindi chiese di nuovo: – Maestro, qual è la differenza fra illuminato e non illuminato?
– Hsing-hua!
– Sì, maestro!
– Ecco. Prova a ripeterlo adesso.
Ma il nuovo allievo esitava ancora, allora Lin-chi gli saltò addosso e puntandogli l’indice davanti disse: – Oh insomma, gli occhi sono due: tu quante dita vedi?
Un brivido percorse la schiena di Hsing-hua.


Poesia


La pioggia scende schermando
un difetto di trasmissione:
la finestra asciutta
gli occhi bagnati.
È caduta una goccia
di pioggia su un ciglio.
Riesci a vederla?
Uno tre sette centosette occhi
un occhio per ogni goccia di pioggia.

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