Ho atteso un'ora e mezza alle poste
in coda non sono invecchiato
neppure un minuto.
Mu
Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.
La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.
Così si scrive il vuoto su carta.
mercoledì 23 gennaio 2008
Inverno [III]
Postato da Alfio alle 01:59:00
Cartelle: apocrifia zen, haiku barbari, inverno
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1 commento:
bellissima ed inaspettata.
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