Puntini rossi bianchi quadretti
tichettano bacchette al pizzico
di ora larghe avanti – nel collo –
ora strette dietro – in coda –
strade schizzate di nero-città
sui baluginii di sassofoni in pioggia
alternativamente pigianti
tastiere di semafori a spruzzo:
un ritmo sboccatamente jazz
sul traffico di punta delle sei.
Mu
Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.
La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.
Così si scrive il vuoto su carta.
martedì 26 febbraio 2008
A love supreme in a car full of rage
Postato da Alfio alle 23:54:00
Cartelle: per chi rimangono accese le luci, versi sparsi
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