Mu


Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.

La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.

Così si scrive il vuoto su carta.

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martedì 13 maggio 2008

Vuoto su tela




"aeroporti per le luci, le ombre e il pulviscolo"
_______John Cage su «White painting» di Rauschenberg

Dovrei dire che oggi Robert Rauschenberg è morto, eppure non ci sarà mai modo di dimenticare tutto quello che lui non ci ha fatto vedere.
Nei suoi dipinti completamente bianchi, nella cancellazione del disegno di de Kooning, quest'uomo di origini berlinesi e cherokee che fermava il vuoto nelle tele e poi lo rimetteva in acqua, perché tornasse alla vita quotidiana, quella delle sue «combinazioni» o delle sue biciclette (indimenticate quelle a Potzdamer Platz)... ecco: in tutte queste opere lui non ci ha voluto mostrare proprio nulla.
Nel mezzo di questo infinito varietà che ci stupisce a forza, ci mancherà.


Sopra: Rauschenberg accanto a «White painting», 1951, olio su tela, 182,9 x 182,9 cm, quattro pannelli, Collezione dell'artista

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